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Il ruolo delle Scienze Cognitive nell'Instructional Design

2024-10-16 09:00

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Il ruolo delle Scienze Cognitive nell'Instructional Design

Ti sei mai chiesto come gli Instructional Designer che adottano le scienze cognitive nella pianificazione delle lezioni possano fare la differenza?

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Cosa sono le scienze cognitive?

L'apprendimento è una sfida non solo per gli studenti, ma anche per i professionisti che devono ideare il processo di apprendimento stesso, come gli Instructional Designer. Questi ultimi hanno il compito di capire come far sì che persone, diverse tra loro, non si riducano a memorizzare le cose ma le elaborino e apprendano davvero. È qui che entrano in gioco le scienze cognitive. Sono la chiave per capire come funziona il cervello quando impariamo, ricordiamo e dimentichiamo le cose.

In sostanza, le scienze cognitive si interrogano su come ricordiamo le cose, sul perché ci concentriamo su alcune cose e ne ignoriamo altre, su come risolviamo i problemi e prendiamo le decisioni o su come elaboriamo il linguaggio e comprendiamo ciò che gli altri dicono. I temi principali delle scienze cognitive sono quindi la memoria, l'attenzione, la risoluzione dei problemi, la percezione e l'elaborazione del linguaggio.

Perché tutto questo è importante e in che modo tocca gli Instructional Designer? Se non capiscono come funziona il cervello degli studenti, non possono progettare corsi significativi e di successo. Esploriamo il mondo delle scienze cognitive e il modo in cui si collega all'Instructional Design, per iniziare a creare esperienze di apprendimento che funzionino bene per il cervello.

Perché le scienze cognitive sono importanti per l'educazione?

Migliorare le strategie di insegnamento

Insegnare non significa solo condividere le conoscenze. Si tratta di entrare in contatto con il modo in cui gli studenti apprendono realmente. Ed è qui che le scienze cognitive sono d'aiuto: aiutano gli educatori a capire i modi migliori per fornire le informazioni in modo da non sovraccaricare il cervello degli studenti. Prendiamo ad esempio l'attenzione. Le scienze cognitive ci insegnano che abbiamo una certa quantità di attenzione da dedicare. Per questo motivo, gli Instructional Designer e gli educatori sanno che i corsi di un'ora non sono la soluzione ideale, ma dovrebbero essere suddivisi in parti più piccole. Lo stesso vale per la memoria. Le scienze cognitive rivelano che il cervello non si limita ad assorbire le informazioni, ma le memorizza. Gli insegnanti possono quindi migliorare le loro strategie di insegnamento incorporando tecniche che aiutino gli studenti a ricordare attivamente le informazioni.

Il ruolo nei risultati dell'apprendimento

La memoria, l'attenzione e la motivazione svolgono un ruolo fondamentale nel modo in cui impariamo, e quindi influenzano i risultati dell'apprendimento. Le scienze cognitive sono un campo che fa luce su questi processi cerebrali e aiutano gli Instructional Designer e gli educatori a individuare il modo esatto in cui possono incidere sui risultati dell'apprendimento. In particolare, grazie alle scienze cognitive, sappiamo che per potenziare la memoria dobbiamo suddividere le informazioni e scaglionare le sessioni di apprendimento. Per quanto riguarda l'attenzione, gli Instructional Designer possono fare riferimento alle scienze cognitive per creare lezioni che tengano impegnati gli studenti attraverso l'inserimento di immagini, dibattiti e attività pratiche. Infine, la motivazione è strettamente legata alla rilevanza: quando gli studenti vedono un collegamento tra la lezione e il mondo reale, sono più propensi a partecipare attivamente.

 

Apprendimento personalizzato

Non tutti imparano allo stesso modo e le scienze cognitive lo dimostrano. Queste dimostrano come il cervello elabora le informazioni e aiutano gli educatori a capire che un singolo metodo di insegnamento, come le lezioni frontali o i libri di testo, potrebbe non essere adatto a tutti. Al contrario, dimostrano che quando gli Instructional Designer creano lezioni che rispondono a diverse esigenze di apprendimento, per esempio aggiungendo video, animazioni, infografiche e progetti, in realtà attivano parti diverse del cervello. Pertanto, mescolando diversi materiali didattici, gli educatori e i creatori di corsi riescono ad accontentare tutti, sia chi preferisce leggere sia chi preferisce guardare video o ascoltare podcast.

 

Ridurre il sovraccarico cognitivo

Il sovraccarico cognitivo si verifica quando il cervello cerca di gestire troppe cose contemporaneamente. Per esempio, quando qualcuno fa i compiti di matematica ma deve anche ricordare fatti storici per un esame imminente. Le scienze cognitive ci insegnano che il cervello può elaborare solo un numero limitato di informazioni contemporaneamente prima di iniziare a "spegnersi". Gli Instructional Designer che conoscono le scienze cognitive progettano lezioni che non appesantiscono la nostra mente. Come? Riducono il sovraccarico suddividendo argomenti complessi in corsi più piccoli e organizzando le informazioni in modo che i discenti possano capire meglio. Questo permette di avere il tempo di elaborare e conservare meglio le informazioni.

Tutto ciò che riguarda l’Instructional Design

Componenti chiave

L'Instructional Design è un approccio strutturato per assicurarsi di creare corsi e programmi di formazione attraverso i quali gli studenti apprendono efficacemente. Uno dei componenti chiave dell'ID è il modello di Instructional Design ADDIE, che molti professionisti utilizzano per creare corsi. Il suo nome si riferisce alle 5 fasi di progettazione di lezioni efficaci. La A sta per analisi, in cui i professionisti scoprono tutto ciò che riguarda gli studenti, come ad esempio ciò che già sanno o hanno bisogno di sapere. D sta per design, dove i progettisti pianificano come sarà l'esperienza di apprendimento. L'altra D sta per development (sviluppo), dove i professionisti creano i materiali e i programmi del corso e raccolgono tutte le risorse necessarie. I sta per implementazione, dove gli Instructional Designer realizzano il percorso formativo. Infine, E sta per evaluation (valutazione), dove i progettisti verificano se il loro progetto ha funzionato.
 

Il ruolo nell'istruzione e nella formazione aziendale

Dietro ogni modulo o sessione di formazione di qualità, c'è probabilmente un Instructional Designer di talento. Queste persone non si limitano a presentare informazioni, ma progettano attentamente esperienze di apprendimento che funzionano davvero. Nel campo dell'istruzione, i progettisti didattici assicurano che gli studenti siano coinvolti e attivi. Sanno come rendere l'apprendimento accessibile e divertente. Ma la loro professione è importante anche nella formazione aziendale, perché creano una formazione pratica e interattiva che insegna ai dipendenti ciò che devono sapere. Che si tratti di onboarding, formazione sulla conformità o sviluppo di competenze, gli Instructional Designer si assicurano che i dipendenti abbiano acquisito qualcosa di nuovo senza annoiarsi. Per questo motivo, devono capire come le persone imparano e adattano, di conseguenza, i contenuti alle esigenze dei discenti, sia che si tratti di un'aula, di uno schermo di computer o persino di uno smartphone.
 

Allineamento con gli obiettivi di apprendimento, le strategie e la valutazione

Gli obiettivi di apprendimento, le strategie didattiche e i metodi di valutazione sono gli ingredienti di ogni ricetta di successo dell'Instructional Design. Pertanto, ogni lezione creata deve essere allineata con questi tre elementi per essere efficace. Partendo dagli obiettivi di apprendimento, questi devono essere specifici e misurabili, in modo che i professionisti possano creare facilmente i loro piani di lezione. Quindi, se si progetta una lezione sulle abilità comunicative, si inizia il processo avendo in mente un obiettivo, come ad esempio: “Alla fine di questa lezione, gli studenti saranno in grado di esprimere più liberamente le loro opinioni ai compagni”. Le strategie didattiche sono gli strumenti che si utilizzano per raggiungere questi obiettivi.  Esse variano dalle attività ai progetti, ma bisogna assicurarsi che siano scelte tenendo conto dell'obiettivo. Infine, le valutazioni devono misurare gli obiettivi. Che si tratti di quiz, progetti o presentazioni, le valutazioni devono mostrare esattamente ciò che gli studenti hanno imparato e il livello di raggiungimento degli obiettivi.

Conclusione

Le scienze cognitive si occupano di capire come funziona il nostro cervello: come elaboriamo e ricordiamo le informazioni. Grazie a queste conoscenze, gli Instructional Designer creano corsi più facili da capire e da ricordare. Ciò può contribuire a ridurre lo stress degli studenti e a migliorare le prestazioni in classe o al lavoro. È giunto il momento per gli educatori e gli instructional designer di abbracciare pienamente questi principi delle scienze cognitive. All'inizio si può anche sperimentare, magari modificando una lezione per renderla più facile da capire o utilizzando dei quiz per aiutare gli studenti a ricordare le informazioni. Quando insegniamo in modo da allinearci al modo in cui il nostro cervello apprende naturalmente, possiamo rendere l'apprendimento più piacevole e significativo per tutti.
 

Traduzione autorizzata tratta dal post originale di “eLearning Industry”.
 

Il post originale è disponibile qui

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