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Ecco il modo migliore per realizzare il peggior corso E-learning 1
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Ecco il modo migliore per realizzare il peggior corso E-learning 1

Every day, our brains are bombarded by a barrage of notifications and an onslaught of information and new content to explore and learn Yet we're also subjected to a myriad of variables that distract us.

 

Key data on the use of mobile devices, the internet and social media provide some food for thought: having access to such vast amounts of different tools and information can lead to a strong feeling of cognitive disorientation.

 

There’s a reason for all of this.

What we call the attention curve is the short frame of time when our minds are physiologically able to concentrate on a certain topic and so are primed and ready for successful learning.

Attention sky rockets and peaks in about 7 minutes, and then begins to decrease.

 

Various cognitive psychology theories agree on one thing: if the cognitive load (i.e. the amount of information that our memory has to process within a certain period of time) is too high, it may use up the cognitive resources required to learn and become gridlocked.

 

In light of these studies and theories, this easybook provides some tips to help you learn in the best way possible, stress-free and enthusiastically.

 

With this book you’ll learn:
 

•    The inbuilt mechanisms of your brain that influence learning

•    How to manage cognitive load using two key tools: content segmentation and pacing

•    The 7Minutes solution, the cornerstones when it comes to accessible, micro and mobile online training.

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Come i discenti possono aiutarti a costruire una migliore formazione online

2022-03-23 05:00

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Digital learning, Best practice, online, elearning, archivi, unicità, business development manager, training online,

Come i discenti possono aiutarti a costruire una migliore formazione online

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C'è spesso una grande differenza tra la formazione erogata e quella che ha un impatto sui discenti. Questo accade perché la formazione è commissionata da qualcuno che poi non ne fruisce, come un manager o un esperto in materia. Quello che spesso succede è che, sebbene il training abbia tutte le informazioni giuste, non le inquadra in una prospettiva realistica o rilevante per il discente. Infatti quest’ultimo, di solito, non ha voce in capitolo durante lo sviluppo del corso.



In questo articolo vedremo alcuni modi per cambiare questa tendenza e costruire una migliore formazione online.


Intervista i tuoi discenti


Ti è stata commissionata la creazione di un corso elearning, ma di solito chi te lo commissiona non coincide con l'utente finale. Il cliente ha molti tipi di contenuto ed è tuo compito capire quale di questi è appropriato per raggiungere gli obiettivi di apprendimento e contemporaneamente creare un'esperienza formativa efficace.



Un modo per farlo è passare un po' di tempo con i tuoi discenti. Condividi con loro il contenuto e gli obiettivi della formazione e successivamente raccogli i loro feedback. Fai domande del tipo: quale contenuto è più significativo e utile? Come vorresti che fosse strutturato il training?


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Dalle conversazioni con loro avrai un'idea più chiara di ciò che fanno e in che modo il contenuto del corso può essere rilevante per le loro esigenze. Da questi confronti potrebbero emergere alcuni case study davvero validi da utilizzare per simulazioni e scenari interattivi.



L’opinione dei discenti è certamente importante e ti dà la possibilità di vedere la formazione online dalla loro prospettiva, ma tieni sempre presente che questo non è sempre prioritario. Spesso le aziende hanno requisiti normativi che potrebbero non essere rilevanti dal punto di vista delle prestazioni, ma sono comunque importanti da erogare.


L’importanza dell’osservazione


Il contenuto del corso non affronta sempre le varie sfumature del lavoro reale. Ecco perché trascorrere del tempo con i tuoi discenti e vedere come si comportano nel loro ambiente lavorativo è fondamentale per una formazione di successo. Con l’osservazione sul campo imparerai cose che non vengono affrontate dal contenuto didattico fornito dal committente.



Ad esempio, una volta ho creato corsi di formazione per un impianto di produzione. I nuovi assunti dovevano essere formati sul funzionamento di alcuni macchinari grandi e complessi. Trascorrendo un po’ di tempo con i discenti ho capito che molti di loro erano intimiditi da queste macchine, e questo rendeva loro difficile imparare le procedure.


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Per questo motivo, la prima parte della loro formazione verteva sull’apprendere le componenti del macchinario e sul concentrarsi sulla manutenzione preventiva. L’obiettivo era informare il lavoratore e contemporaneamente metterlo a proprio agio nel momento in cui avrebbe dovuto intervenire sul macchinario. L’obiettivo finale è stato pienamente raggiunto: il gruppo aveva effettivamente preso familiarità con le macchine e ha inoltre superato in bravura i lavoratori che non avevano seguito quel tipo di formazione.



Noi progettisti non avremmo mai nemmeno preso in considerazione questi argomenti se non avessimo passato del tempo con i lavoratori sul campo. In questo post ci sono ulteriori suggerimenti per superare momenti critici come quello illustrato.


Usa i prototipi rapidi


Mentre intervisti i tuoi discenti, costruisci un prototipo rapido del corso. Ricorda, non deve essere perfetto. Io in passato, per esempio, usavo PowerPoint e collegamenti ipertestuali per farlo. È un modo rapido per avere un'idea di come strutturare il contenuto del training soprattutto per gli scenari interattivi.



Oggi è ancora più facile che in passato. Puoi scattare foto o video digitali e inserirli nelle slide. Il software elearning sta diventando così facile da usare che la prototipazione rapida richiede solo pochi minuti. Lo faccio sempre alle conferenze quando sono allo stand in fiera. Le persone si avvicinano e chiedono come fare cose specifiche e in pochi minuti riusciamo a costruire uno scenario interattivo.


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Non è necessario che tutto sia perfetto. Io, per esempio, sono famoso per l'uso di stick people e blue box. Il punto è che un prototipo rapido ti aiuta a comprendere il flusso ed esporre potenziali problemi.


Sessioni pilota per ottenere feedback


Nella realtà accade spesso che non si può interloquire coi discenti. A me è successo qualche anno fa, quando lavoravo per una banca. Stavo costruendo corsi di formazione per impiegati che si occupavano di prestiti e volevo parlare con alcuni di loro per avere un'idea di come funzionasse il loro ambiente di lavoro. L’azienda, invece, pensava che sarebbe stata una perdita di tempo, quindi non ho ottenuto il permesso di trascorrere del tempo con i fruitori del corso.



Se anche tu ti dovessi trovare in questa situazione allora crea il corso e, prima dell'approvazione finale, chiedi di poter eseguire un test dello stesso erogandolo ad alcuni utenti finali. Se possibile, osserva come fruiscono il corso. Questo aspetto ti aiuterà ad individuare alcuni problemi legati alla user experience come la navigazione o istruzioni improprie. Cerca di sollecitare più feedback possibili in modo da poter apportare modifiche prima della data di lancio.


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Questo scenario non è proprio l'ideale, ma è sempre meglio che consegnare un corso con dei problemi. Inoltre, dovendo sottoporre una formazione quasi completa, il committente potrebbe non opporre resistenza e potresti avere più possibilità di trascorrere del tempo con gli utenti finali. Anche se non riesci a coinvolgere un gruppo di impiegati, l’importante è che tu ottenga dei feedback da almeno un discente.



In questo articolo troverai alcuni suggerimenti su cose da fare prima di mettere online il tuo corso.



Il punto principale è che l'obiettivo dei progettisti è creare un corso di successo, un modo per farlo è trascorrere del tempo con i discenti per capire le loro necessità. È inoltre importante capire come progettare un training che soddisfi contemporaneamente i tuoi obiettivi di apprendimento, le esigenze delle aziende committenti e quelle dell’utente finale.



Quali suggerimenti hai da condividere su come interagire con i tuoi discenti mentre costruisci il corso?


 



Traduzione autorizzata tratta dal post originale di Tom Kuhlmann su “Rapid E-Learning Blog”.



Il post originale è disponibile qui.


 


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