Il ruolo del linguaggio nel training inclusivo

In un mondo in rapida evoluzione e diversificato come quello di oggi, il linguaggio inclusivo è un potente strumento per la creazione di materiali formativi che possano risuonare con un'ampia gamma di utenti che favoriscano l’equità e l’inclusività. Infatti, il linguaggio riflette la nostra società e ha il potere di plasmare le nostre percezioni e convinzioni.

Nell’ambito dei materiali formativi, il linguaggio gioca un ruolo fondamentale nella creazione di un ambiente di apprendimento accogliente e solidale. Il linguaggio inclusivo va oltre le semplici parole: è un mezzo per garantire che ogni studente si senta visto, ascoltato e rispettato. Riconoscendone l'importanza, le organizzazioni possono ottenere una moltitudine di vantaggi che vanno ben oltre il campo della formazione.

Il linguaggio inclusivo può avere un impatto profondo sul coinvolgimento e sul successo degli studenti. Incorporare un tale linguaggio nei contenuti didattici è fondamentale per garantire che ci si possa identificare universalmente con il contenuto e che i materiali siano applicabili a tutti. Tale linguaggio dovrebbe essere rispettoso e adattabile alle diverse identità, provenienze ed esperienze degli utenti. Per fare ciò, bisogna riconoscere le varie dimensioni della diversità, come il genere, l’etnia, la disabilità, l'orientamento sessuale e altro ancora. Quando le persone seguono un corso di formazione, è importante che percepiscano l'argomento trattato come assimilabile alle loro esperienze e circostanze in cui si trovano. 

Elementi di linguaggio inclusivo 

Neutralità di genere

Uno dei principi fondamentali del linguaggio inclusivo è la neutralità di genere. Utilizzare un linguaggio neutrale significa contribuire a non rafforzare i ruoli e le aspettative di genere tradizionali. Invece di assumere una concezione binaria del genere, il linguaggio inclusivo punta ad accogliere diverse identità di genere. Per esempio, bisognerebbe usare dei termini neutri, o rivolgersi alle persone con il nome e i pronomi che hanno scelto. Si tratta di un modo semplice ma efficace per promuovere l'inclusività.

Linguaggio orientato alla persona

Il linguaggio orientato alla persona pone l'accento sull'individuo prima che sulla sua condizione o caratteristica. Questo approccio è particolarmente importante quando si parla di disabilità o condizioni di salute. Ad esempio, dire “una persona con disabilità” piuttosto che “una persona disabile” trasmette il rispetto per l'umanità dell'individuo al di là della sua condizione.

Sensibilità culturale

La sensibilità culturale in ambito linguistico ci aiuta a riconoscere e rispettare la ricca varietà di contesti e tradizioni culturali degli studenti. Serve ad evitare gli stereotipi culturali e le generalizzazioni, garantendo che le esperienze di tutti gli studenti siano validate e apprezzate.

Disabilità e inclusione

Un linguaggio inclusivo in materia di disabilità implica l’abbandono di termini dispregiativi o eufemistici a favore di una terminologia rispettosa e responsabilizzante. Significa anche considerare i diversi livelli di abilità e garantire che i materiali formativi siano accessibili a tutti, indipendentemente dalle difficoltà fisiche o cognitive.

Consapevolezza LGBTQIA+

Riconoscere e rispettare i diversi orientamenti sessuali, oltre che le diverse identità di genere, è un aspetto cruciale del linguaggio inclusivo. Ciò include l'uso di terminologia e pronomi appropriati, nonché la rappresentazione positiva e accurata delle persone e delle relazioni LGBTQIA+ nei materiali di formazione.

Strategie per la creazione di materiali formativi inclusivi

Un aspetto integrante della promozione dell'inclusività consiste nel fornire esempi e scenari che risuonino con i discenti a livello personale, consentendo loro di empatizzare con il contenuto e di impegnarsi più profondamente con il materiale in questione. Al contrario, nel caso in cui gli esempi presentati non siano in linea con i diversi background e le diverse identità, la comprensione e il processo di apprendimento vengono ostacolati.

Pertanto, l'implementazione di un linguaggio inclusivo nei materiali formativi serve a migliorare l'accessibilità, la comprensione e l'efficacia complessiva all’interno di un ambiente che offre esperienze di apprendimento uguali per tutti i partecipanti. Il più delle volte, il linguaggio inclusivo consiste nell'evitare intenzionalmente quei termini che potrebbero danneggiare alcuni gruppi rafforzando gli stereotipi, emarginando e travisando le loro esperienze o ignorando il significato storico di alcune parole. Questo non significa che il linguaggio debba essere controllato o censurato, ma che bisogna essere consapevoli e riconoscere che il linguaggio può essere interpretato in modo diverso a seconda del background individuale e dei contesti culturali. 

In sintesi, il linguaggio modella la nostra percezione e può influire sul coinvolgimento e sul successo di uno studente. È essenziale che tutti i partecipanti si sentano inclusi ed esplorino esempi con cui possono entrare in sintonia, che li faranno sentire rappresentati e valorizzati. È altrettanto importante essere consapevoli delle parole utilizzate ed evitare un linguaggio che possa rafforzare gli stereotipi o emarginare alcuni gruppi. Inoltre, è fondamentale tenere presente che il linguaggio è in continua evoluzione. Ciò che viene considerato “inclusivo” varia da persona a persona e si evolve nel tempo. Quindi, per abbracciare veramente l'inclusività, i creatori di contenuti e i formatori devono mantenere un approccio proattivo che duri nel tempo.

Traduzione autorizzata tratta dal post originale di “Training Industry”.

Il post originale è disponibile qui.