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Ecco il modo migliore per realizzare il peggior corso E-learning 1
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Ecco il modo migliore per realizzare il peggior corso E-learning 1

Every day, our brains are bombarded by a barrage of notifications and an onslaught of information and new content to explore and learn Yet we're also subjected to a myriad of variables that distract us.

 

Key data on the use of mobile devices, the internet and social media provide some food for thought: having access to such vast amounts of different tools and information can lead to a strong feeling of cognitive disorientation.

 

There’s a reason for all of this.

What we call the attention curve is the short frame of time when our minds are physiologically able to concentrate on a certain topic and so are primed and ready for successful learning.

Attention sky rockets and peaks in about 7 minutes, and then begins to decrease.

 

Various cognitive psychology theories agree on one thing: if the cognitive load (i.e. the amount of information that our memory has to process within a certain period of time) is too high, it may use up the cognitive resources required to learn and become gridlocked.

 

In light of these studies and theories, this easybook provides some tips to help you learn in the best way possible, stress-free and enthusiastically.

 

With this book you’ll learn:
 

•    The inbuilt mechanisms of your brain that influence learning

•    How to manage cognitive load using two key tools: content segmentation and pacing

•    The 7Minutes solution, the cornerstones when it comes to accessible, micro and mobile online training.

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Come costruire un unico corso che soddisfi i bisogni di molti discenti

2022-03-30 03:00

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Come costruire un unico corso che soddisfi i bisogni di molti discenti

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Molti corsi elearning seguono un modello unico: una volta creato il percorso tutti devono seguirlo esattamente allo stesso modo. Penso a questo tipo di esperienze come ad una prigione in cui non c'è molta libertà per i discenti e per di più poca attenzione alla loro esperienza.


Chi sono i discenti dei tuoi training online?


Indipendentemente da come progetti i tuoi corsi, è importante capire i tuoi discenti, le loro esigenze e cosa li motiva. In questo post esamineremo alcuni diversi tipi di utenti e alcuni modi per creare una formazione online che soddisfi i loro reali bisogni.


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  • Preparati: chi deve imparare solitamente ha un'idea abbastanza precisa degli argomenti trattati dal corso. Gli utenti non sono interessati a un mucchio di storie aneddotiche o case study. Preferiscono un’esposizione chiara delle informazioni, del modo in cui queste hanno un impatto su di loro e su come poterle usare.
  • Curiosi: ai fruitori dei training piacciono le cose nuove. Sono motivati e davvero interessati al materiale e ai contenuti del corso. Cercano opportunità per testare le loro idee e vedere cosa succede.

  • Obbligati: questi “studenti” si approcciano alla formazione annoiati e non motivati ​​perché, secondo loro, il corso è irrilevante per il proprio lavoro. Nonostante ciò la formazione è obbligatoria. Infatti faranno il possibile per capire come velocizzare la fruizione, come per esempio cliccare sul pulsante “avanti” e aspettando di arrivare al quiz finale.

  • Esperti: gli utenti finali spesso sono dei veterani e conoscono già il contenuto. Sono interessati, quindi, alle novità e al modo in cui queste cambiano il loro mondo. Non vogliono perdere tempo ascoltando ciò che già conoscono.

  • Scettici: sempre gli stessi fruitori si sentono a disagio quando si tratta di cambiare, perché ciò che conoscono è diverso da ciò che gli viene proposto e il futuro è incerto. A loro piace apprendere cose nuove ma hanno bisogno di un modo sicuro per imparare, al proprio ritmo.

  • Multitasker: questi discenti sono il prodotto del facile accesso alle informazioni di Internet. Amano avere molte informazioni, tendono a passare da un argomento all’altro molto velocemente e non hanno la pazienza di fare lunghe attività.


Il punto chiave è che mentre costruiamo un corso unico, la realtà è che esso viene consegnato a un pubblico non omogeneo. Gli utenti provengono da background, livelli di motivazione, abilità ed esperienza diversi. Questo rende la creazione di un’ottima esperienza di apprendimento per tutti un po' una sfida.


Come un singolo corso può essere indirizzato a più discenti


Tuttavia, una cosa che la formazione online fa bene è che offre molta flessibilità. La chiave, dunque, può essere sfruttare questa caratteristica per costruire un training che soddisfi le esigenze dei più. Ecco alcune riflessioni:


  • Lascia che i discenti si mettano alla prova. Se l'obiettivo è che gli utenti possano dimostrare la loro comprensione del contenuto, allora dai loro l'opportunità di farlo in prima linea. Questo permette loro di mettersi alla prova e, nel caso non dovessero superarla, saranno consapevoli delle lacune che hanno e saranno pronti ad apprendere e imparare.

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  • Crea percorsi di apprendimento adattivi per soddisfare le diverse esigenze. Potrai metterli alla prova (come detto in precedenza) o potrai portarli in un tour personalizzato in base ai loro bisogni di apprendimento. In sostanza, la persona con più esperienza non dovrà seguire lo stesso corso di un neo assunto.

  • Sviluppa l'apprendimento online in scenari pertinenti e lascia che lo studente prenda le sue decisioni. Ci sono tanti modi per presentare contenuti e feedback che siano coinvolgenti e divertenti. Ecco un post per aiutarti a iniziare.

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  • Crea moduli di formazione di dimensioni ridotte. Invece di corsi lunghi, suddividi il contenuto in corsi più piccoli e più gradevoli. È un ottimo modo per far apparire la formazione più fruibile ed è più facile sviluppare moduli più piccoli per le soluzioni personalizzate, con l’obiettivo di soddisfare le diverse esigenze del pubblico. Vai incontro anche le necessità di coloro che desiderano un rapido accesso ai contenuti just-in-time.

Ci sono molte strade che puoi intraprendere per sviluppare esperienze di apprendimento personalizzate all'interno dello stesso corso. Ma dovrai prendere le distanze dai punti elenco, lasciare libera la navigazione e dare ai discenti più controllo.



La prossima volta che crei un corso, considera le diverse persone che lo seguono e come puoi aiutare a soddisfare i loro reali bisogni.


 


 



Traduzione autorizzata tratta dal post originale di Tom Kuhlmann su “Rapid E-Learning Blog”.



Il post originale è disponibile qui.


 


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