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Ecco il modo migliore per realizzare il peggior corso E-learning 1
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Ecco il modo migliore per realizzare il peggior corso E-learning 1

Every day, our brains are bombarded by a barrage of notifications and an onslaught of information and new content to explore and learn Yet we're also subjected to a myriad of variables that distract us.

 

Key data on the use of mobile devices, the internet and social media provide some food for thought: having access to such vast amounts of different tools and information can lead to a strong feeling of cognitive disorientation.

 

There’s a reason for all of this.

What we call the attention curve is the short frame of time when our minds are physiologically able to concentrate on a certain topic and so are primed and ready for successful learning.

Attention sky rockets and peaks in about 7 minutes, and then begins to decrease.

 

Various cognitive psychology theories agree on one thing: if the cognitive load (i.e. the amount of information that our memory has to process within a certain period of time) is too high, it may use up the cognitive resources required to learn and become gridlocked.

 

In light of these studies and theories, this easybook provides some tips to help you learn in the best way possible, stress-free and enthusiastically.

 

With this book you’ll learn:
 

•    The inbuilt mechanisms of your brain that influence learning

•    How to manage cognitive load using two key tools: content segmentation and pacing

•    The 7Minutes solution, the cornerstones when it comes to accessible, micro and mobile online training.

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I clienti di un corso elearning

2021-02-11 05:00

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Digital learning, Best practice, steve Jobs, elearning, cammy bean, corsi elearning, based learning, scenari interattivi, unicità, e-learning heroes,

I clienti di un corso elearning

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Quando pensi al tuo prossimo progetto di formazione online, ti fermi a pensare ai tuoi studenti? Oppure guardi solo a te?



La più grande lezione che ho imparato facendo questo mestiere, è che per fare un buon lavoro occorre essere altruisti. Spesso ci fermiamo a pensare ad un corso ed al suo contenuto, chiedendoci se l’esperienza che stiamo creando ci piace oppure no. In realtà, però, questo è un grosso sbaglio. Il nostro occhio dovrebbe essere imparziale e cercare di capire se il progetto sul quale stiamo lavorando incontra i bisogni dei nostri clienti, oppure no. Già, i nostri clienti. Gli studenti!



C’è sempre un momento in cui ti chiedi se il corso che stai producendo ti piace. Lì dovresti fermarti a pensare per un attimo alla risposta. In fondo, è umano chiedersi se qualcosa che si sta facendo produce soddisfazione e felicità. Tuttavia, dopo aver trovato un primo feedback, dovresti espandere i tuoi sensi e guardare non tanto a cosa hai creato, ma piuttosto, per chi lo hai fatto.


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Ecco alcune domande utili per cui dovresti avere una buona risposta:


  • Conosci i tuoi futuri studenti?
  • Qual è l’obiettivo del loro training?
  • Devono imparare ad eseguire un’azione o devono ricordare qualcosa?
  • Quanto tempo avranno a disposizione per completare il corso?
  • Da quale dispositivo ed in quale momento avranno accesso al training?

Se hai una risposta chiara e certa ad ognuna di queste domande, le chance di successo del tuo progetto crescono esponenzialmente. E lo fanno ancora di più se ad ogni risposta che hai trovato, sei in grado di associare una conseguenza. Ad esempio, alla terza domanda potrebbe seguire la scelta del tipo di corso da produrre: Information based o Performance based. Nel primo caso, gli utenti saranno chiamati a imparare e memorizzare informazioni. Nel secondo, avranno invece un ruolo più attivo e dovranno effettuare delle scelte che indirizzeranno il loro percorso. In entrambi i casi comunque, andrai a lavorare con uno scopo e con un progetto sensato.



Qual è il rischio in cui puoi incappare se non sei in grado di rispondere a quelle domande fondamentali? Ovviamente, quello di sbagliare progetto. È un rischio che devi cercare di non correre anche perché, come diciamo spesso, nel tuo lavoro hai a che fare con la crescita di altri esseri umani. Quindi, anche dal punto di vista etico, è importante delineare i confini di un’azione formativa che premi il risultato ed il beneficio dell’apprendimento.



Che tu sia, ad esempio, un responsabile della formazione o un progettista didattico, allora, prima di eseguire il tuo prossimo lavoro prova a capire chi sono i tuoi veri clienti: gli studenti. E lavora per loro.


 



Gabriele Dovis



CEO di Mosicoelearning


 


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