Come in molte aziende, anche nella mia siamo chiamati a seguire attività di formazione sulla compliance. E quando ho sentito che era in arrivo un corso di 3 ore sulle molestie, la mia prima sensazione non è stata certo positiva. Perché rabbrividisco al pensiero di seguire un corso elearning di 3 ore? Sappiamo tutti perché. Si sente spesso dire che i corsi elearning sono noiosi. Ma non siamo più nel 1995. Allora, qual è il motivo? Partecipiamo a centinaia di convegni che ci insegnano come creare corsi migliori. Il nostro settore è ricco di esperti intenti a sottolineare come l'elearning possa facilmente diventare noioso e a offrire i loro servizi per renderlo più attrattivo. Io stesso scrivo questo blog sperando di combattere contro la creazione di corsi elearning noiosi. Ne discutiamo spesso nella comunità E-Learning Heroes e presentiamo sfide settimanali per stimolare a pensare contenuti interattivi in modi diversi. Nonostante ciò, molti training online sono ancora noiosi. Perché? Ecco alcune osservazioni basate sulla mia esperienza. Lavorando per un fornitore di software per l’elearning, mi è capitato di sentir dire che è colpa di chi crea i programmi di authoring a rendere l’elearning noioso. Il motivo è che avremmo arruolato troppe persone ignoranti per creare "corsi". Apparentemente, in base a questa tesi, soltanto gli instructional designer altamente qualificati sarebbero capaci di sviluppare un buon elearning. Trovo che questo parere sia errato, nonché snob. Lavoro in questo settore da molto prima che gli strumenti di authoring entrassero in circolazione. L'elearning era noioso tanto allora quanto lo è adesso. L'unica differenza è che allora costava di più produrlo, quindi c'erano meno corsi noiosi in giro. Ma fidati, i training di allora erano molto peggio di quelli attuali. E non venivano creati da persone ignoranti ma da instructional designer. Non è colpa degli strumenti se si creano corsi noiosi, ma è vero che il loro utilizzo rende più facile produrne molti. Il problema, però, non sono gli authoring tool in sé. Ho partecipato a centinaia di workshop e parlato con diverse persone di aziende di grandi e piccole dimensioni. E la maggior parte di loro ha qualcosa in comune: spesso infatti si compra il software e si crede che questo sia tutto ciò che serve. I content developer, così, hanno la disponibilità del solo software e saranno costretti a mettere insieme, autonomamente, tutte le altre risorse necessarie per creare i loro corsi, come: storyboard, contenuti grafici e multimediali. Ma per produrre corsi di qualità c'è molto altro da fare. Diverse aziende prevedono un impegno minimo per la formazione continua, pretendendo che dall'investimento sul software gli sviluppatori possano aumentare la produzione o imparare a costruire esperienze di apprendimento migliori. Non si investe molto, invece, sugli instructional designer che potrebbero progettare una User Experience migliore o graphic designer per realizzare immagini accattivanti con cui comunicare i contenuti. Non c'è supporto multimediale o collaborazione con i content developer. Molte volte, gli sviluppatori del corso non sono nemmeno in contatto con chi gestisce la piattaforma LMS. Un buon corso online richiede più di un buon software elearning. Servono strumenti e supporti adeguati per costruire una strategia efficace che aiuti a creare le migliori esperienze di apprendimento. Molte aziende si limitano, invece, ad acquistare un buon software di authoring, trascurando il resto. E il risultato di questo meccanismo sono sviluppatori a corto di personale che operano a folle velocità, sfornando contenuti come matti ma con supporto aggiuntivo nullo. Questa è la ricetta per l'elearning noioso. Quando si tratta di insegnamento, siamo molto incentrati sui contenuti. Hai bisogno di sapere come cambiare uno pneumatico? Vai su YouTube. Non sei sicuro di come gestire un determinato processo? Leggi questo PDF. Se c'è una necessità da soddisfare, la reazione istintiva è quella di cercare e scaricare da internet quanto più contenuto disponibile su di essa.L'e-learning noioso è sempre esistito
Le aziende ottengono ciò per cui pagano
Troppa attenzione al contenuto
Il contenuto va bene e ovviamente fa parte del processo di apprendimento. Ma il contenuto non è IL processo di apprendimento. Eppure la maggior parte dei corsi che vedo in giro si limita ad una mera sfilza di contenuti. E spesso si tratta di materiale già disponibile in qualche formato digitale e poi riadattato per sembrare un corso. Alla fine, viene aggiunto un quiz di dieci domande per far credere di aver creato un buon training.
Il contenuto, invece, dovrebbe essere legato a due aspetti:
- Un contesto pertinente e significativo
- Attività finalizzate ad ottimizzare le prestazioni
I corsi sono noiosi perché il contenuto è completamente privo di significato per la persona che lo segue (come avviene per molti corsi di formazione sulla compliance). Oppure perché il contenuto non è inquadrato in un contesto rilevante che aiuti lo studente a vederne l’utilità per la sua vita quotidiana.
Inoltre, il corso spesso si ferma alla semplice condivisione di materiale già bell’e fatto con l’aggiunta di un quiz finale. Non vengono previste attività di supporto per mettere in pratica le competenze acquisite. Non c'è la possibilità di prendere decisioni nel mondo reale e ricevere feedback di conseguenza.
Vuoi che i tuoi corsi elearning non siano noiosi? Allora fai un investimento su un team in grado di costruire corsi validi, di dotarli delle giuste risorse e di concentrarsi su attività incentrate sullo studente piuttosto che su una mole inutile di contenuti.
Questo è un passo nella giusta direzione.
Traduzione autorizzata tratta dal post originale di Tom Kuhlmann su “Rapid E-Learning Blog”.
Il post originale è disponibile qui.
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