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Ecco il modo migliore per realizzare il peggior corso E-learning 1
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Ecco il modo migliore per realizzare il peggior corso E-learning 1

Every day, our brains are bombarded by a barrage of notifications and an onslaught of information and new content to explore and learn Yet we're also subjected to a myriad of variables that distract us.

 

Key data on the use of mobile devices, the internet and social media provide some food for thought: having access to such vast amounts of different tools and information can lead to a strong feeling of cognitive disorientation.

 

There’s a reason for all of this.

What we call the attention curve is the short frame of time when our minds are physiologically able to concentrate on a certain topic and so are primed and ready for successful learning.

Attention sky rockets and peaks in about 7 minutes, and then begins to decrease.

 

Various cognitive psychology theories agree on one thing: if the cognitive load (i.e. the amount of information that our memory has to process within a certain period of time) is too high, it may use up the cognitive resources required to learn and become gridlocked.

 

In light of these studies and theories, this easybook provides some tips to help you learn in the best way possible, stress-free and enthusiastically.

 

With this book you’ll learn:
 

•    The inbuilt mechanisms of your brain that influence learning

•    How to manage cognitive load using two key tools: content segmentation and pacing

•    The 7Minutes solution, the cornerstones when it comes to accessible, micro and mobile online training.

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Lasciati Ispirare dall’E-learning interattivo

2012-02-07 12:04

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Digital learning, steve Jobs, storyline, online, tom kuhlmann, elearning, quizmaker, storytelling,

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Traduzione autorizzata tratta dal post originale di Tom Kuhlmann sul “Rapid E-Learning Blog”.Il post originale è disponibile qui

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Molte persone si fissano con un lavoro lineare, fatto di contenuti clicca e leggi. Qualche volta succede perché sono le stesse aziende a chiederlo. Qualche volta invece succede perché non sappiamo come creare qualcosa di interattivo. Forse questa è la cosa che mi chiedono più spesso. La cosa bella è che indipendentemente dagli strumenti che usi, puoi sempre costruire contenuti interattivi.


Uno dei modi più efficaci per creare corsi migliori è cercare dei buoni esempi, frammentarli e poi provare a fare qualcosa di simile. In questo modo farai pratica, che è la cosa più utile per te.


Quindi nel post di oggi, daremo un’occhiata ad un esempio famoso, e parleremo di qualche idea sull’interattività.


Alla ricerca delle informazioni

Per la maggiore, l’interattività richiede che gli studenti tirino fuori delle informazioni. Un buon modo per farlo è creare una situazione all’interno della quale devono prendere una decisione.


Di solito raccomando di spingere le persone verso l’azione. Invece di riempirli con un sacco di informazioni, doniamogli una serie di opportunità. Lasciamoli convivere con situazioni reali e facciamo in modo che apprendano grazie alle loro scelte.


Metti gli studenti in condizione di prendere le scelte che tu vuoi che prendano. Questo gli da la possibilità di dimostrare cosa hanno appreso, e se hanno delle lacune sono motivati a cercare le informazioni di cui hanno bisogno per prendere una decisione.


Impara dal lavoro altrui

Quando ho dovuto imparare a creare video, registravo spot pubblicitari e poi li dividevo in scene. Le pubblicità sono ottime perché usano metodi di comunicazione efficaci, fatti di brevità ed idee essenziali. E’ molto più facile suddividere uno spot di 30 secondi che non un film di 2 ore.


Dopo aver visto lo spot creavo degli storyboard per ogni scena. Poi analizzavo le scene, come erano lavorate, e prendevo in considerazione la motivazione che portava da una ripresa all’altra. Questo processo mi ha aiutato a comprendere meglio cosa accadeva, e lo stesso può essere fatto con i corsi e-learning.


Oggi daremo un’occhiata ad un famoso esempio che Cathy Morre ha condiviso un po’ di tempo fa. Faremo qualche analisi del modulo. E’ un ottimo esempio perché è interattivo, accattivante ed è abbastanza breve da poterlo rivedere diverse volte.



Clicca qui per vedere il corso


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Analisi base del corso:


  • Introduzione: il corso inizia con una introduzione che definisce l’ambiente e gli obiettivi. L’obiettivo è far sapere allo studente cosa sta vedendo e fargli sapere cosa ci si aspetta da lui
  • Contesto: dopo l’introduzione, iniziano a costruire un po’ di contesto. Lo studente viene calato in una situazione reale e poi gli vengono offerte delle dritte per muoversi all’interno di essa. Noterai che invece di una serie di inserire delle informazioni a schermo, ci sono due personaggi che raccontano le loro differenti prospettive. Ciò che mi piace di questo approccio è che c’è un po’ di ambiguità nel modo in cui condividono i loro pensieri. E’ molto simile alla vita vera, dove non sempre le cose appaiono ordinate o ovvie. Questo porta tensione nella simulazione

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  • Sfide: una volta che lo scenario è allestito, allo studente viene offerta una sfida, che coincide con l’obiettivo del corso: fare una buona impressione e costruire una relazione con Haji. Lo scenario presenta una serie di mini sfide che sono collegate tra loro. Il leader della squadra offre consigli che ti possono aiutare nel compiere le scelte

 


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  • Possibilità: Dopo aver ascoltato i consigli va operata una scelta. Il corso offre alcune possibilità. Una delle cose che puoi notare è che le celte sono tutte plausibili e percorribili. Il problema di molti scenari è che non rispecchiano la realtà. Se tutte le scelte sono credibili, c’è più pressione e si presta più attenzione nel collezionare le giuste informazioni

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  • Conseguenze: Ogni scelta produce una conseguenza, e ovviamente qualcuna è più positiva delle altre. Qualche volta faccio un passo avanti, qualche volta uno indietro. Mi piace il feedback veloce perché simula una conversazione reale, dove devi anche interpretare il linguaggio del corpo dell’Haji. Un’altra cosa che mi piace di questo scenario è che se sbagli non devi ricominciare. Puoi fare una scelta non correttissima ma puoi ancora recuperare, se presti attenzione alle informazioni raccolte. Spesso diamo un feedback immediato ed è tutto lì. In questo scenario puoi ottenere un risultato corretto, ma scoprire che non era il migliore. E’ un modo per motivarti a tornare indietro e individuarlo.

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I prossimi passaggi

Come puoi vedere, analizzare lo scenario è un ottimo modo per tirare fuori una formula che va bene anche per il tuo.


  • Introduzione: crea delle aspettative. Fagli sapere cosa devono fare e quanto tempo gli servirà. Aiuta soprattutto nel caso in cui il corso è graficamente accattivante

 


  • Contesto: metti lo studente in un Mondo reale dove deve prendere delle decisioni che avranno un impatto sulla sua performance. Quali sono gli obiettivi e le aspettative per il dopo corso? Come si può dimostrare che ha raggiunto gli obiettivi?

 


  • Sfide: organizza delle belle sfide e mettili in condizione di pensare. Puoi sempre aggiungere dei distrattori. Alcune persone amano correre e andare avanti e vedere il feedback, mentre altre preferiscono avere dei parametri su cui basare il giudizio. Dagli la libertà di farlo.

 


  • Scelte: che scelte devono fare nel corso dello scenario? Rendile percorribili e credibili. Se sono ovvie, l’interattività è persa. Qualche volta li getto in loop dove le scelte sono tutte giuste o tutte sbagliate. Aggiunge tensione.

 


  • Conseguenze: Ogni decisione produce delle conseguenze. Qualche volta si tratta di un semplice feedback, qualche volta si sfocia in un'altra decisione da prendere. Fallo in modo da variare il percorso. Non devi fornire per forza un feedback immediato ogni volta. Ritardalo. Noterai che nell’esempio l’Haji da qualche feedback per farti capire in che direzione stai andando, ma non si tratta di “giusto” o “sbagliato”. Devi arrivare alla fine per scoprirlo.

Senza prestare troppa attenzione al grande lavoro fatto sulla grafica, prendi nota di come puoi navigare il corso. C’è sempre un punto da cui ricominciare ed anche qualcosa per avanzare velocemente. Questo da allo studente controllo e libertà. Incoraggia anche a ripetere il percorso più volte. Credo che la maggior parte delle persone affrontino il corso anche due volte, se non di più. Succederebbe se la navigazione fosse bloccata?


Cathy discute del suo scenario in modo dettagliato


nel suo blog

. Ma prima di guardarlo, fai un’altra cosa. Riguardati il corso e cerca di trarre fuori il flusso. Quante schermate singole ci sono? Guardalo un po’ di volte. Inizierai a vedere uno schema ripetitivo, un modello, e a realizzare che la struttura non è così complicata e che puoi ripeterla semplicemente.


Il segreto consiste nel prenderti del tempo per analizzare il corso e poi creare un modello che puoi riprodurre con i tuoi contenuti.


Ecco un altro scenario molto bello. Anche questo è interessante da analizzare. Fai la stessa cosa: prendi qualche nota su ciò che ti piace e su come viene presentato. Prova a comprendere i vari passi del percorso e poi usa la struttura come linea guida per il tuo scenario.


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Clicca qui e vedi il tutorial


Se vuoi vedere qualche altro esempio da cui trarre ispirazione,


David

fa un gran lavoro collezionando esempi sul suo sito. Alcune sono semplici interazioni, quindi sono perfette da analizzare.


Forse puoi prendere uno dei tuoi corsi clicca e leggi e convertirlo in uno scenario interattivo utilizzando la stessa struttura dello scenario con i soldati. Sarebbe un bel modo per raccogliere esperienza.


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