Quali sono le abilità che non possono mancare in chi fa progettazione didattica? Ecco le 5 skill base per chi si approccia all'instructional design.
Conoscere il software Questa skill è davvero importante. Non puoi scrivere uno storyboard per uno sviluppatore se non conosci il suo ferro del mestiere. Non significa necessariamente che tu debba essere in grado di sapere usare il software, ma devi sicuramente conoscere le possibilità che offre allo sviluppo. La cosa migliore che puoi fare, probabilmente, è vedere cosa sono stati in grado di fare altri colleghi in tutto il Mondo. Una soluzione è visitare la grandissima , la più vasta del settore, con i suoi oltre 620.000 utenti attivi. All’interno della community, trovi migliaia di esempi postati e di cui puoi spesso scaricare anche i file sorgenti. Studiare questi esempi è un’opportunità per velocizzare e migliorare la fase di accrescimento delle tue competenze. Storytelling, Gamification, Microlearning. Sono solo alcune delle tecniche più usate per la creazione di un corso ed è possibile che il corso ideale le ospiti tutte insieme. Conoscerle bene significa soprattutto saperle integrare tra di loro e capire quando usare una oppure l’altra. Il consiglio più importante, infatti, è che non sempre è possibile usare lo Storytelling, per esempio. Dipende dal tipo di obiettivo che ti è richiesto raggiungere e dal tipo di corso che vuoi creare. Conoscere e saper scegliere la giusta tecnica è il primo vero passo per poi saperla usare. Gli esperti in materia del tuo corso sono i tuoi migliori amici, ma come in tutti i rapporti d’amicizia possono esserci degli alti e bassi. Il problema principale che puoi avere quando lavori con gli SME è quello di far capire loro che non tutti i materiali sono importanti allo stesso modo e che non possono lasciarti in balia delle informazioni. Il fatto è che spesso per gli SME non ci sono informazioni che si possono sintetizzare in modo consistente o addirittura eliminare, ma non è sempre così. Ad esempio, per guidare una macchina è necessario conoscerne i progetti di costruzione? Sicuramente no. Ecco perché i contenuti vanno filtrati sulla base del target di destinazione, del tempo a disposizione e dell’obiettivo da raggiungere.
community Elearning Heroes
Conoscere le tecniche
Andare d’accordo con gli SME
Una guida che ti aiuti a filtrare, indicizzare e comprendere gli argomenti è fondamentale per ottenere un buon risultato, e nessuno può farlo meglio di chi ha prodotto i materiali di partenza. Read, Listen, Do. Ovvero Leggi, Ascolta, Fai. Queste tre azioni sono le più diffuse in fase di esecuzione di un contenuto e ad ognuna di essere è spesso associata l’importanza del contenuto: Come ID, devi essere in grado di capire quando usare un Read, un Listed o un DO. Eccoti in aiuto tre possibili alternative:
Saper modulare i contenuti
Saper ascoltare e reinterpretare Lavorando con gli SME ti sarà capitato e ti capiterà ancora di partecipare a incontri dal vivo o online in cui gli esperti in materia ti presentano i contenuti di partenza e ti illustrano l’obiettivo da raggiungere con la formazione. Di norma, in questi incontri ricevi una miriade di informazioni all’interno delle quali è difficile sapersi districare. L’esercizio su cui ti puoi allenare consiste nel saper ascoltare i suggerimenti condivisi dagli SME, puntando poi a reinterpretare le informazioni in modo corretto. Non ti basterà infatti filtrare, ma dovrai essere in grado di capire come classificare i contenuti. Quali andranno in formato testo, quali diventeranno interazioni, quali potrebbero essere oggetto di un test? Classificare e indicizzare sono due azioni che rappresentano l’essenza del tuo lavoro di ID. Gabriele Dovis CEO di Mosaicoelearning
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