Mi chiedono spesso perchè si dovrebbero usare variabili nell’elearning, specialmente da quando gli strumenti di authoring sono così semplici da usare. Bella domanda!
Molti autori di corsi passano dalla formazione per classi facilitata allo sviluppo di elearning. Le loro aziende comprano software, dopo di che loro sono lasciati da soli a costruire corsi. Se usate software come , produrre corsi è relativamente semplice. Comunque, la tendenza è di mantenere semplice anche il design dei corsi. Per questo motivo molti corsi sono principalmente lineari, con contenuto di tipo esplicativo e navigazione generica. Questo va bene per alcuni corsi, ma se volessi qualcosa in più del contenuto lineare? Se volessi una formazione che può valutare le risposte dell’allievo e fornire a questa persona un’esperienza unica? Puoi costruire questo tipo di corso, ma avrai bisogno delle variabili. Una variabile non ha un valore fisso. Può essere cambiata o adattata man mano che le cose cambiano. Ho imparato a pensare a una variabile come a un secchio che contiene qualcosa (un valore). Questo valore è dinamico e può cambiare basandosi sull’input o sulle azioni dell’utilizzatore.
Storyline
Cosa sono le variabili nell’E-learning?
Per esempio, se vuoi acquisire il nome dell’allievo per mostrarlo nel corso, crei un secchio (variabile) per avere il nome (valore). E poi quando hai bisogno di mostrare il nome, fai riferimento al valore della variabile. Il nome dell’utilizzatore non è fissato finchè non lo inserisce. Questo è quello che la rende una variabile: l’essere dinamica. Semplificando, mi piace pensare che l’utilizzatore sia una variabile. Non so cosa immetterà o che decisioni prenderà nel corso. Ma posso programmare il corso in modo da ottenere e valutare quello che fa e usarlo per creare una esperienza di apprendimento più dinamica. Le variabili permettono agli autori dei corsi di creare esperienze di apprendimento dinamiche. Con le variabili, possiamo valutare cosa sta accadendo nel corso e cucire addosso all’allievo un’esperienza unica. Ad esempio, per creare un’esperienza personalizzata possiamo mostrare il nome dell’allievo, permettergli di personalizzare l’avatar e la combinazione dei colori , e persino di selezionare la lingua. Ecco altre motivazioni comuni per usare le variabili: • Trasformare un semplice flusso del corso in qualcosa di più complesso e dinamico. • Valutare le scelte dell’allievo e fornire sia rimedio che feedback su misura. • Creare un sentiero di apprendimento adattabile e dirigere l’allievo in base ai risultati. • Permettere un’esperienza di apprendimento personalizzata. • Tracciare i progressi e i moduli completati. • Trasformare in gioco il processo di apprendimento usando le meccaniche di gioco basato su variabili. • Accettare input numerici e calcoli di processo. Questi sono solo alcuni esempi di variabili. In realtà ci sono molte più cose che puoi fare nell’elearning con le variabili. Se sei agli inizi, lavorare con le variabili potrebbe sembrarti un po’ deprimente, ma non lo è: richiede solo un po’ di pratica e applicazione. Inizia con qualcosa di semplice e prosegui da lì. Qui ci sono molti buoni tutorial per aiutarti a saperne di più e contengono delle attività pratiche: e Come usate voi le variabili nei corsi elearning?
Perché usare le variabili nell’E-learning?
Introduzione alle Variabili
Capire le Variabili.
Traduzione autorizzata tratta dal post originale di Tom Kuhlmann sul “Rapid E-Learning Blog”.Il post originale è disponibile qui.Ti è piaciuto questo articolo? Segnalalo ai tuoi colleghi!